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  • La redazione

LA MAFIA CORROMPE, DISTRUGGE E UCCIDE

Aggiornamento: 3 mag 2023

I soldi possono essere riguadagnati, gli edifici ricostruiti, ma le vite delle persone non tornano. L'unico modo per mantenere vivi coloro che sono morti senza colpa è il ricordo. 



Il 24 marzo si è tenuto, presso il teatro Filarmonico di Verona, un incontro per celebrare “la Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. In questa una giornata, che è servita per diffondere la cultura della legalità, gli studenti e le studentesse di una quindicina di istituti provenienti da diverse parti del Veneto hanno presentato degli elaborati che raccontano la storia e l’innocenza di alcune delle tante persone uccise dalla mafia. L’obbiettivo era lanciare un messaggio a noi ragazzi, ovvero far capire che combattere la mafia è possibile, ma soltanto se c’è l’impegno da parte di tutti, perché “non c’è libertà senza legalità e verità", come è stato ricordato dal coordinatore nazionale di Avviso Pubblico, Pierpaolo Romani.

Siamo usciti da quel teatro con un messaggio importante: non bisogna per forza essere supereroi per ribellarsi a questo “cancro” chiamato mafia. La mafia teme maggiormente la scuola rispetto ai giudici, perché l’educazione fa capire l’importanza di ribellarsi a quelle dinamiche di sopraffazione, aiuta a sconfiggere il silenzio di fronte alle situazioni di ingiustizia e pericolo, per questo è importante avere la presenza di insegnanti nelle scuole per educare e informare gli studenti sui fenomeni mafiosi. Un messaggio importante che questa giornata ha lasciato agli studenti è proprio che la scuola è il peggior nemico della mafia.  

A questa giornata non solo erano presenti studenti e insegnanti, ma anche Damiano Tommasi, sindaco di Verona e Roberto Ciambetti, il presidente del Consiglio regionale del Veneto, insieme ai rappresentanti di Avviso Pubblico e Libera Veneto che si battono in regione per diffondere la legalità. Dopo una breve presentazione di queste associazioni e del senso di questa giornata regionale, gli studenti hanno presentato gli elaborati da loro prodotti, dedicati alle vittime; in particolare il Da Collo è stato rappresentato dalla classe 2^ BT che ha realizzato un ebook, ovvero un elaborato multimediale, su Eddi Walter Max Cosina, uno degli agenti di scorta morto insieme a Borsellino nella strage di via D’Amelio nel 1992. Per raccontare la storia del poliziotto i ragazzi, divisi in gruppi, hanno creato diversi capitoli che mostrassero ogni lato della vita di Eddie, ispirandosi al racconto della nipote della vittima, Silvia Stener, incontrata a scuola a metà febbraio. Tra gli elementi di maggior rilievo dell’ebook ci sono una canzone, scritta e cantata dagli alunni stessi della classe e una lettera, anch’essa scritta da un’alunna che si è immedesimata in Silvia.

Nella seconda parte dell’evento sono stati premiati il corpo poliziesco e le persone che hanno lottato e lottano tutt’oggi contro la mafia e le organizzazioni criminali in Veneto, per mantenere la sicurezza nel nostro Paese. Infine, in un momento davvero significativo dal punto di vista simbolico, alcuni alunni di tutte le classi presenti hanno letto sul palco i nomi di tutte le 1.069 vittime innocenti di mafia perché “ripetere i nomi delle vittime innocenti serve per non dimenticare”; questo deve essere un incoraggiamento per noi ragazzi a non aver paura delle mafie, perché battere la mafia è possibile!

Jonida, Giulia, Sara, Elena,

classe 2^ BT






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