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L'angolo della poesia

Dedichiamo questo spazio alle composizioni poetiche e ai pensieri degli studenti. Qui potete dare voce alla vostra anima ed esprimere la vostra sensibilità. 

Tempo  

  

Scorre inesorabile il tempo e fugace porta via ogni cosa 

In celeri oscillazioni 

Corre e non sosta 

Scorre come un rivo e  

Conserva ricordi  

Cancella il passato  

Arreca il futuro  

Inverno  

 

Nessuno fiata 

Nessuno parla  

Tutti avanzano silenziosamente e  

A passi lenti  

Per le vie scende il gelo e  

I corpi attraversa  

Silenzio. 

Humeina Rezi di 3CL   

fiocco di neve

Neve

 

Apro gli occhi,  

qualcosa tace. 

Tutto. 

Riconosco questo silenzio 

di ovatta e ricordi 

e sorrido 

perchè so che ci sei. 

Esco e cammino: 

uno scrock ad ogni passo, 

primi disegni su questa tela, 

prime tracce 

in questa pace. 

L'alba è bianca oggi  

e nascosta la vita di ieri.

Tra poco, al risveglio, 

saranno occhi stupiti, 

sorrisi di bimbi 

e rumore di pale. 

Ma è presto ancora  

e sono la sola in questa danza, 

che cancella il confine  

tra terra e cielo.

 

Chiara Mariani, 2CT

​

​

 

Menzione di merito al concorso nazionale di poesia "Masio Lauretti" di  Aprilia (LT) 2020

La collina sopra Bergamo

Dove sono Sergio, Carla, Mario, 

l’ingegnere, la madre, il padre, 

l’amico, il chirurgo, il fratello? 

Tutti, tutti, giacciono su quella collina. 

 

Tutti morirono 

a causa di questo Covid-19. 

Le famiglie soffriranno, 

ma nel loro silenzio si percepisce aria nuova. 

 

Dove sono gli anziani delle case di riposo, 

coloro che non possono muoversi, 

prigionieri delle proprie case? 

Tutti, tutti giacciono, giacciono su quella collina. 

 

Loro morirono perché non potevano muoversi 

perché costretti a stare in quelle strutture 

Ma le loro perdite conserveranno 

ricordi di un’epoca intera. 

 

Dove sono i medici, gli infermieri, 

i chirurghi, le badanti, 

coloro che lavorano in ospedale? 

Tutti, tutti giacciono, giacciono su quella dannata collina. 

 

Sono morti per salvare altre vite, 

sono morti per combattere il Covid-19, 

Ma queste perdite non saranno insignificanti 

perché si sono esposti per aiutarci. 

 

Fa paura questa città, 

con tutte le sue perdite. 

Ma i bergamaschi sono nati 

per combattere la sorte. 

 

Questi giorni segnano i loro giorni 

Ma da questa situazione impareranno un po’ 

Quando tutto questo sarà finito 

rivedranno il cielo coperto di stelle.

​

Ludovica Da Ronch, 2DT

​

​

Giacciono vicini in queste tombe molte persone, donne,

uomini e bambini residenti di una città che ora sembra

quasi stregata. Lungo questa strada deserta di una collina

non vi è anima viva, sembra quasi abbandonata, dalla paura,

nessuno riceve neanche un saluto. Molti

erano giovani, avevano sogni e in futuro sarebbero diventati

utili alla nostra società. Ma colui che ora ci sta

mettendo in ginocchio ci toglie vite e sogni senza alcuna pietà,

come se fosse un gioco. Ora queste persone giacciono

nell’indifferenza totale, come se non esistessero o che non

siano mai vissute e lo stesso vale per i loro amici e parenti,

che soffrono in silenzio e che non possono nemmeno piangere

la morte in compagnia del defunto.

​

Riccardo Grosso, 2DT

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Autunno inesorabile

 

Lentamente il giorno si sta accorciando

E l’aria è più frizzante la mattina;

Gli stormi verso sud stanno migrando,

Annunciano che il freddo si avvicina.

 

Il verde lentamente cede il passo

A giallo ed arancione, a rosso ed or;

L’autunno avanza già tronfio e smargiasso

Coperto di bellissimi color.

 

La brezza soffia timida e leggera

E l’ultimo gabbiano vola via;

Un bimbo gioca e ride spensierato.

 

E mentre ti ricordo, primavera,

Con un sentore di malinconia,

Guardo un tramonto che mi toglie il fiato.

​

​

Sara Pagotto, ottobre 2023

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