Elf on the Shelf
- La redazione
- 25 nov
- Tempo di lettura: 1 min
L'”Elf on the Shelf” è molto più di un semplice giocattolo: è una tradizione natalizia che, dall'America, ha ormai conquistato il mondo.
Con l'arrivo di dicembre, tra le lucine colorate e l'odore di cannella, un ospite molto speciale (e un po' dispettoso) fa la sua comparsa in molte case: l'Elf on the Shelf.
L'Elf on the Shelf è un piccolo elfo giocattolo, spesso vestito di rosso e con un cappello a punta, basato su un libro illustrato del 2005. Si dice che sia un messaggero speciale inviato dal Polo Nord per aiutare Babbo Natale: di notte, l'elfo vola di nascosto al Polo Nord per fare un rapporto a Babbo Natale su come si sono comportati i bambini in casa quel giorno.
Prima dell'alba, l'elfo ritorna e si posiziona in un nuovo punto della casa, dove è intento a fare qualche marachella. Ogni mattina, i bambini si svegliano e cercano il giocattolo per vedere cosa ha combinato o in quale posizione buffa si è messo.
La regola di questa tradizione è che i bambini non possono toccare l'elfo: toccandolo, si dice che perda la sua magia e non possa più volare al Polo Nord.
L'elfo alimenta l'eccitazione del conto alla rovescia per Natale e la ricerca mattutina dell'elfo crea un momento di gioia e unione in famiglia.
Che tu lo adori o che tu lo trovi strano, l'Elf on the Shelf è diventato una parte innegabile della cultura natalizia moderna, aggiungendo un pizzico di suspense e ironia alla stagione più magica dell'anno.
E tu, hai un elfo in casa? Se sì, attento a non toccarlo!
Sara Valentini 4^CT








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