In data 13/11/2021 all’ Istituto I.S.I.S.S. Da Collo si è tenuta una videoconferenza con la dott.ssa Emanuela Malorgio, pediatra esperta di medicina del sonno, dal titolo “Dormo o son desto?”
Da una ricerca fatta nella nostra scuola è emerso che molti studenti abusano dei dispositivi elettronici: il 18% trascorre più di 15 ore davanti ai dispositivi e più di un terzo lo fa a lungo anche dopo le 24, finendo per dormire pochissime ore.
Questo fenomeno si chiama vamping e sta creando un aumento di disagi psicofisici: c'è infatti un incremento di autolesionismo, di tentativi di suicidio e di aggressività, ma anche di ansia e disturbi di apprendimento.
La soluzione è cercare di dormire, ma non è così scontato, soprattutto negli adolescenti.
Il sonno è un fenomeno psicofisico attivo, in cui c’è una sospensione della coscienza simile a un atto di coma o anestesia, ma il sonno è ovviamente reversibile.
Tutti dormiamo, alcuni studi affermano che anche le piante dormono.
L'attività cerebrale non è mai del tutto annullata, infatti i neuroni non si spengono, ma cambiano semplicemente la modalità di scarica.
La dott.ssa dà spiegazioni anche tecniche, spiegando che il sonno è formato da tre stadi.
Il primo stadio, in cui avviene l’addormentamento, il secondo stadio dove troviamo il sonno leggero e l’ultimo stadio, il sonno profondo.
Molti adolescenti, mentre sono impegnati a guardare i social perdono la finestra del sonno, cioè il momento in cui dovrebbero andare a dormire, che si presenta intorno alle 22.20 - 23.30 circa, che se perso, ricompare solo verso le 24.00- 01.00.
Il sonno è fondamentale e la privazione del sonno è pericolosa, tanto che veniva utilizzata come tortura: se la privazione continua può portare al decesso nell’arco di 37 giorni.
Il sonno è utile soprattutto agli adolescenti per la memorizzazione, che avviene all’80% proprio nel sonno.
Nell' ultima parte dell’incontro la dott.ssa ha dato dei consigli ai ragazzi, invitandoli a fare dei riposini pomeridiani, se ne sentono il bisogno, a spegnere e allontanare i dispositivi quando si arriva alla finestra del sonno e soprattutto fare attività fisica, poiché svolgere molte attività produce l’adenosina che è necessaria per l’addormentamento.
Silvia Coletti
Riportiamo, di seguito, alcuni stralci da altri resoconti degli studenti.
‘’Non siamo in DAD, ma di ragazzi stanchi addormentati sui banchi ce ne sono’’ dicono i professori.
Gli studenti vanno male a scuola anche per mancanza di sonno, infatti l’apprendimento è influenzato dalle ore dormite. L’80% della memorizzazione avviene proprio mentre dormiamo.
Il sonno è un fenomeno fisiologico attivo la cui deprivazione comporta aggressività, aumento della fame, emicranie, disagi fisici e mentali, perdita di memoria e molto altro.
La dottoressa Malorgio ha affermato che la deprivazione di sonno veniva utilizzata come strumento di tortura negli anni ’60-’70. Lo sapevate?
Non dormendo, la melatonina, la sostanza del cervello che produciamo durante il sonno, diminuisce e aumenta l’adenosina ed insieme con essa le sostanze neurotossiche che si accumulano nel Sistema Nervoso Centrale, causando sonnolenza.
Oggi purtroppo gli adolescenti hanno un grande debito di ore dormite (da 3 a 7 ore a notte), il loro sonno profondo è diminuito, mentre in forte crescita è la sonnolenza diurna, quella che sempre di più si nota anche a scuola.
Dina Dumitrita
In media l’uomo dorme il 36% della propria vita e durante questo momento il cervello non si ferma, ma continua a lavorare. Quello che si è voluto evidenziare è come il sonno possa incidere su noi adolescenti. La maggioranza dei ragazzi soffre di un’inadeguata igiene del sonno dovuta soprattutto alla presenza di device, uscite serali fino a tardi e uso di bevande eccitanti poco prima di dormire.
Chi penserebbe che aspettare svegli un messaggio per noi fondamentale, una partitina con gli amici o finire quel film che tanto ci piace possa creare dei danni al nostro corpo?
“La tecnologia ha un grosso impatto sul sonno corretto degli adolescenti” afferma la dottoressa; infatti, la luce emessa dai dispositivi crea un ritardo di reazione e un’eccitazione cognitiva ed emotiva. Inoltre, Emanuela Malorgio ha espresso un'importante proposta, che potrebbe essere di aiuto ai ragazzi, ovvero di posticipare l’ingresso a scuola di un’ora in quanto ci sono molti studenti che hanno bisogno di dormire di più.
Laura Balducci e Sara Tonon
E’ interessante e curioso sapere anche che l’uomo dorme circa 36 anni della propria vita, questo significa che un ragazzo di 18 anni ne ha già passati ben sette a dormire.
Ma quindi, perché il sonno è così importante? Bisogna dire subito che ha una funzione ristoratrice, ci si riposa e avviene la riparazione tessutale e del materiale genetico; inoltre, durante la fase di sonno profondo, l’organismo si pulisce attraverso un sistema glinfatico, il quale aumenta lo spazio interstiziale del 60%. In questo momento vengono rimossi i prodotti di scarto neurotossici che si sono accumulati nel sistema nervoso centrale durante la veglia.
Chi non ha mai sentito dire che studiare alla sera permette di apprendere di più? E’ vero, non è una delle solite bufale. Infatti, l’80% delle informazioni imparate prima di coricarsi verranno ricordate meglio, perché la memoria si consolida.
Dall’altro lato, però, serve anche a dimenticare, ad esempio nessuno si ricorda qualcosa dei primi anni di vita, perché l’organismo cerca di mantenere solo le informazioni necessarie per l’evoluzione della specie.
Marisol Borromeo
Già in passato si parlò di disturbi di deprivazione del sonno, i cui sintomi sono: stanchezza fisica e mentale, aggressività (autolesioni) e allucinazioni, perdita di memoria, disturbi alimentari e difficoltà nel parlare. Ciò se protratto nel tempo può portare alla morte. Molti sono gli esperimenti fatti sulla deprivazione di sonno, in particolare in America tra gli anni ’50 e ’60 del ‘900, i quali dimostrarono tutte le problematiche precedentemente elencate. Dormire, per quanto considerato superfluo, è davvero importantissimo per svolgere a pieno ogni attività della giornata nel miglior modo possibile; ha inoltre una funzione ristoratrice e, qualora servisse, serve a riparare i tessuti portando anche a benefici alla pelle e all’animo. In particolare per gli studenti, riposare adeguatamente aiuta molto nel consolidare nella memoria le informazioni più importanti o dimenticare quelle inutili, motivo per cui se si ripassa un argomento la sera prima di dormire, la mattina seguente si ricorderà meglio il tutto.
Arianna Donanzan
La dottoressa ha aperto il suo intervento spiegando l’importanza dell’addormentarsi nella finestra del sonno adeguata (22:30-23:30 negli adolescenti). Successivamente ha spiegato quali sono le quattro fasi del sonno: stadio 1, fase d’ addormentamento; fase 2, sonno leggero; fase 3, sonno profondo e l’ultima fase, detta fase rem, durante la quale sogniamo. Il risveglio durante queste fasi, soprattutto quella rem, comporta un inadeguato riposo, il quale può portare a svariate conseguenze negative quali: l’aumento della fame, la quale rischia di sfociare nell’obesità; l’aumento dell’aggressività; stanchezza fisica e mentale; perdita di memoria, difficoltà nel parlare e allucinazioni.
Tommaso Gucci
Per avere un sonno migliore ci sono delle semplici abitudini che ogni persona può mettere in atto, come mantenere abitudini di addormentamento regolari, fare un pisolino al pomeriggio, se necessario, non mangiare abbondantemente la sera, non usare dispositivi prima di andare a dormire, fare regolarmente sport e non bere caffè alla sera.
Gloria Lettig
Una possibile causa che ha fatto scatenare il vamping é stata la pandemia, che ha costretto i ragazzi a passare troppe ore in DAD. Dopo la quarantena, i giovani sono cambiati profondamente. Non sentono più la necessità di uscire con i proprio amici, di divertirsi la sera, di passeggiare all’aria aperta. Ora preferiscono stare a casa a guardare serie tv o passare il tempo sul proprio telefono.
Ma le cose in futuro cambieranno? I giovani non scambieranno più il giorno con la notte? Gli adolescenti hanno creato questa bolla che permette loro di separarsi da tutto e da tutti, una bolla lontana dal frastuono della vita, e ci stanno così bene che non vorranno più uscirci... d’altronde, chi lo vorrebbe?
Giulia Moro
Se da una parte c’è chi fa fatica a prendere sonno a causa del sorgere di alcune malattie (come l'“insonnia famigliare fatale”), dall’altra molti sono i ragazzi che, a conseguenza dell’uso di videogiochi o dispositivi tecnologici, dormono poco. Questi casi sono purtroppo sempre più in crescita, ed è proprio per questo che l’esperta Malorgio, durante l’incontro, ha puntualizzato più volte i rischi e le conseguenze cui si va incontro riducendo le ore di riposo, tra cui l’obesità, la perdita di memoria, una maggiore irritabilità e molte altre.
Alla fine dell’incontro venne lasciato un po’ di tempo per rispondere alle domande dei ragazzi. Il numero esorbitante di quesiti posti dimostra quanto questo argomento così poco dibattuto e ritenuto banale necessiti una maggiore attenzione.
Questo appello va rivolto sia ai genitori, che dovrebbero istruire i figli su questi aspetti così importanti, sia alle scuole che dovrebbero trattare di più l’argomento e soprattutto ai ragazzi che molto spesso non chiedono aiuto e si sentono invincibili davanti a tutto.
Elisa Nicoletti
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