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Teatro per la prima volta

  • La redazione
  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 3 min

                                                                                     

Quest'anno ho provato per la prima volta a prendere parte al corso di teatro. All'inizio non ero molto convinta e volevo tentare solo per fare un’esperienza nuova ed uscire dalla mia zona di comfort; non sapevo cosa aspettarmi, considerando che non avevo mai recitato prima, mentre tutti gli altri sembravano essere già esperti. Dato che non riuscivo a trovare l’aula, arrivai in ritardo alla prima lezione, nella quale stava venendo esposto il programma in vista dell’anno appena iniziato, e non potei fare a meno di credere a come fossi già partita male, convincendomi del fatto che da quel momento in poi sarebbe andato tutto ancora peggio. Pensai che forse non fosse l’attività giusta per me, ma passo per passo tutto cambiò. Alla seconda lezione portai con me una mia amica per sentirmi meno sola, per ricevere quel sostegno che in realtà, fin dal primo momento, gli altri ragazzi e professori ci seppero dare; tra un caloroso benvenuto e momenti di gioia, fummo subito parte di un gruppo. Organizzarsi fra teatro, sport e studio inizialmente non si dimostrò semplice, ma ogni volta che tornavo a casa da una di quelle lezioni, nonostante tutto ciò che avevo da fare e i vari alti e bassi, non mi mancava mai il sorriso. All’arrivo del primo spettacolo non provavo altro che paura, timore di dimenticarmi qualcosa, di non recitare abbastanza bene, ma, già alla replica della sera stessa, tutti i sentimenti negativi vennero rimpiazzati da un forte entusiasmo, ed entrai sicura su quel palco. Ancora oggi rivivere quei momenti mi riempie il cuore di gioia, e una dolceamara nostalgia. Tra i pranzi passati tutti insieme nel corridoio della scuola, le battute riprovate centinaia di volte, le risate e qualche pianto occasionale, queste formidabili persone mi hanno fatto sentire veramente parte di una famiglia che rimarrà sempre tra i miei ricordi più belli; si rivelarono sempre disponibili al momento del bisogno, e anche ora che questa esperienza è ormai terminata da più di un mese, continuano ad esserlo. Sono grata di aver avuto la possibilità di intraprendere questo avvincente percorso e, a tutti quelli che sono indecisi se tentare o meno, posso solo dire di provare e vedere con i propri occhi, per immergersi in una realtà dove puoi sentirti te stesso anche nell’interpretare un personaggio. 


Gloria Dalto, 3AL 

 


Quest’anno ho partecipato al laboratorio teatrale della scuola; ho iniziato un po’ per gioco insieme ad una mia compagna di classe, nonché cara amica. Eravamo “nuove” ma, nonostante ciò, ci hanno accolto subito e abbiamo creato una bellissima famiglia. Non nego che all’inizio ho pensato varie volte di smettere per paura di non essere accettata o per il semplice fatto che avevo meno tempo per lo studio, ma, ogni volta che arrivava l’ora di entrare, ogni ansia e paura liberava il mio corpo e stavo automaticamente bene. Ovviamente ci sono stati dei momenti di tensione, soprattutto verso l’arrivo dello spettacolo, ma tra risate e pianti in qualche modo siamo andati avanti. Il laboratorio è stata la famiglia che non ho mai avuto, è stato casa e protezione.  

Anche le storie raccontate trasmettevano emozioni forti che noi adolescenti proviamo ogni giorno e siamo riusciti a raccontarle con una leggerezza mai vista prima d’ora; ci siamo davvero immedesimati in ciò che abbiamo raccontato. 

È un’esperienza che consiglio vivamente di fare: aiuta molto a livello emotivo e sociale, ma anche mentale. Io, avendo una memoria che non funziona molto bene, avevo il terrore di non ricordarmi bene le battute e sbagliare tutto; però, se capitava non venivi criticato per l’errore, bensì venivi spronato a fare sempre il meglio. 

Il teatro mi ha dato tanto e sono convinta che chiunque debba provare almeno una volta nella vita questa esperienza: ho trovato dei nuovi amici, ho trovato prof disponibili per qualsiasi cosa e, ripeto, ho trovato una casa. Ci tengo a ringraziare tutti i prof che ci hanno seguito lungo il percorso, partendo dal Prof d’Amico, la prof.ssa Contini, la prof.ssa Rosolen, la prof.ssa Giordano e la prof.ssa Fedele; ma soprattutto ci tengo a ringraziare tutti i miei compagni di teatro che mi hanno ridato la felicità che non provavo da tempo: Gloria, Anna, Jonida, Alba, Costanza, Giulia, Greta, Wendyam, Penelope, Erica, Alessio R., Alessio G., Francesco, Eva, Eleonora e Giorgia.


Natasha Marie Fina Cabrera, 3AL

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