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Sport e studio? Una sfida possibile

  • La redazione
  • 14 mag
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 1 giorno fa

Sono Elena Perinotto, ex studentessa del liceo linguistico F. Da Collo di Conegliano, attualmente frequentante la facoltà di “Chimica e Tecnologie Sostenibili” dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. 

Durante i miei anni di liceo praticavo uno sport, il tiro con l’arco, già dall’anno 2015 quando frequentavo le scuole medie. Con gli anni sono riuscita a raggiungere risultati importanti a livello italiano, ma parallelamente, diventava sempre più difficoltoso conciliare l’impegno scolastico con l’impegno sportivo. In quarta liceo, però, ho potuto prendere parte al progetto “studente – atleta” promosso dal MIUR per, appunto, studenti - atleti di alto livello e questa è stata un’ottima opportunità perché finalmente potevo gestire i miei impegni al meglio, senza dover rinunciare a fare ciò che mi appassionava.  

Tramite questo articolo spero di poter dare maggiori informazioni in merito a questo tema molto significativo e di poter fornire qualche delucidazione a riguardo.  

In occasione della giornata dello sport del mio quinto anno sono stata invitata dalla scuola a partecipare ad un’assemblea studentesca per esporre la mia esperienza in veste di atleta, in tale occasione sono emerse numerose domande da parte di molti studenti che, di seguito, esporrò con le mie relative risposte.  

 

  • In cosa consiste il progetto studente – atleta promosso dal Miur? 

 

Questo progetto è destinato agli studenti-atleti, da individuarsi sulla base di specifici requisiti, che praticano attività sportiva agonistica di rilievo nazionale, tale progetto consente agli studenti-atleti di conciliare il percorso scolastico con quello sportivo.  

In che modo?  

Gli Istituti scolastici decidono attraverso il Collegio docenti di aderire al Progetto, gli insegnanti, durante l’anno scolastico, concordano con lo studente la data relativa ad interrogazioni, verifiche, compiti per casa. Se, ad esempio, un fine settimana lo studente ha una gara, come spesso è capitato a me, e il/la professore/ssa ha fissato come giorno di interrogazione o verifica il lunedì, con tale progetto è possibile concordare con l’insegnante un giorno diverso in cui effettuarla.  

Questo perché il progetto MIUR ha come obiettivo il superamento delle criticità che possono riscontrarsi durante il percorso scolastico degli studenti-atleti, soprattutto riferibili alle difficoltà che questi incontrano in termini di regolare frequenza delle lezioni, nonché in relazione al tempo che riescono a dedicare allo studio individuale.  

Nel mio caso questo è stato fondamentale per mantenere dei bei voti a scuola e partecipare alle competizioni sportive con una certa serenità. Personalmente ho adottato questa modalità di gestione non tanto per le verifiche, quanto per le interrogazioni, specialmente nel quinto anno a causa anche dell’ulteriore impegno che la scuola richiedeva in vista dell’Esame di Stato e del nuovo percorso universitario.  

 

  • Il progetto studente – atleta promosso dal Miur ha un legame con il PCTO? 

 

Sì, il progetto del Miur prevede che uno studente – atleta possa svolgere le ore obbligatorie di PCTO direttamente nel luogo dell’ allenamento (nel mio caso la palestra o il campo di tiro), svolgendo attività diverse dall’ allenamento, come, ad esempio, attività di segreteria, tra cui la gestione delle iscrizioni di altri atleti appartenenti alla propria società sportiva alle gare, riordinare e controllare l’attrezzatura in palestra, verificare la documentazione necessaria dei nuovi iscritti, partecipare a manifestazioni di presentazione della società, facendo provare lo sport in questione al pubblico.   

 

  • Come hanno accolto questa novità gli insegnanti? Erano d’accordo con tale progetto? 

 

Questa è una domanda non scontata, purtroppo accade troppo spesso che questo tipo di novità non vengano prese sul serio in molte scuole e soprattutto da molti insegnanti. Per quanto riguarda la mia esperienza, posso solo che essere riconoscente e ringraziare la mia scuola per tutto il supporto che mi ha dato durante il mio percorso scolastico. Tutti i miei insegnanti non solo hanno rispettato questo progetto, ma anzi lo hanno difeso e incentivato per poter permettere non solo a me ma anche ad altri studenti - atleti di prenderne parte. Non c’è mai stato alcun problema con i miei docenti nel concordare la data di un’interrogazione, sono sempre stati aperti e disponibili riguardo alle mie esigenze, interessandosi anche di come procedevano le mie competizioni.  

 

  • Com’è possibile conciliare scuola e sport?   

 

Per conciliare scuola e sport occorre organizzazione e imparare a sfruttare il tempo a disposizione. Io solitamente studiavo un po’ subito dopo pranzo, poi nel pomeriggio andavo ad allenarmi e continuavo a studiare per lo più dopo cena. Ovviamente tutto questo dipendeva anche dal numero di interrogazioni/verifiche che avevo in un dato periodo, nelle settimane più impegnative cercavo di recuperare lo studio nei giorni infrasettimanali in cui non mi allenavo o nel weekend.  

 

  • Come si affrontano i periodi di stress scolastico e sportivo?  

 

Alle volte provavo un po’ di agitazione nel cercare di far bene entrambi gli impegni, in generale perché, quando mi impegno in qualcosa, cerco di farla sempre al meglio e ovviamente nei periodi più intensi non era semplice mantenere la calma e la costanza in ambedue. In realtà poi, andando avanti, è stato lo sport stesso ad insegnarmi come affrontare i problemi con maggior calma. Così come ho imparato a controllare l’agitazione durante una gara, la stessa modalità l’ho messa in pratica anche in occasione di verifiche e interrogazioni.  

 

  • Come gestisci le situazioni di stress? Che metodi usi per calmarti? 

 

L’unico consiglio che mi sento di dare, secondo la mia esperienza personale, è cercare di non farsi prendere dal panico, ma di dar retta maggiormente alla nostra parte razionale piuttosto che al cuore che batte all’impazzata. Comparando scuola e sport, se da un lato, per preparare al meglio una gara, occorre un buon allenamento, allo stesso modo, per arrivare preparati ed essere abbastanza tranquilli ad una verifica/interrogazione, occorre aver effettuato, alle spalle, un buono studio. Fatta questa premessa oggettiva, occorre, però, tenere in considerazione che purtroppo, oltre a ciò, possono giocare un ruolo significativo anche altri fattori non sempre da noi controllabili. Per far fronte a questi non c’è un unico modo, ogni persona reagisce in maniera differente. Bisogna intanto essere coscienti del fatto che non sempre le cose vanno nel modo in cui vorremmo, non per forza perché non ne siamo all’altezza, ma semplicemente perché non possiamo obiettivamente e razionalmente controllare ogni variabile esterna a noi.  

Personalmente, durante una situazione di stress, cerco in primis di concentrarmi sul fatto di aver fatto tutto quello che potevo per poter affrontare la situazione al meglio e, successivamente, adotto strategie di rilassamento quali: ascoltare musica, ripetermi mentalmente di essere pronta e di potercela fare o cercare di calmare i battiti cardiaci attraverso la respirazione.  

 

 

In conclusione, il progetto studente – atleta di alto livello promosso dal MIUR è un’ottima soluzione per poter conciliare gli impegni scolastici con quelli sportivi dando modo, quindi, di coltivare le proprie passioni. Consente agli studenti di avere una maggiore flessibilità scolastica, ricevendo sostegno per questo doppio percorso aiutando i giovani a non dover scegliere tra studio e sport, evitando, quindi, l’abbandono scolastico o sportivo. Permette, inoltre, di incrementare le capacità organizzative e relazionali degli studenti crescendo sia sul piano scolastico, sia su quello sportivo, favorendo, di conseguenza, lo sviluppo personale e professionale.  

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