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  • La redazione

Perché iscriversi ad AVIS e ADMO

Sabato 5 Novembre 2022 tutte le classi quinte dell’Istituto F. da Collo hanno avuto la possibilità di assistere ad un incontro in aula magna con due importanti associazioni italiane: AVIS e ADMO.

In questo incontro Sergio di AVIS e Roberta, Angela ed Isabella di ADMO ci hanno presentato le associazioni di cui sono volontari con lo scopo di sensibilizzare e garantire un’adeguata disponibilità di sangue e di midollo osseo ai pazienti che ne hanno bisogno, dato che queste due sostanze non possono essere riprodotte in laboratorio.

Dopo una breve descrizione su chi è AVIS, ad oggi la più grande organizzazione di volontariato del sangue italiana che, grazie ai suoi volontari, riesce a garantire l'80% del fabbisogno nazionale di sangue, Sergio ci ha delineato tramite un power point, come, quando e perché è nata questa associazione e i criteri per diventarne donatore.

Tramite un power point, ci ha spiegato che la sicurezza delle sostanze trasfuse, ovvero globuli rossi, piastrine e plasma, oltre alla tutela della salute di donatori e trasfusi, costituisce la vision che AVIS si propone insieme all’esclusione di malattie trasmissibili e alla finale corrispondenza del gruppo sanguigno.

In seguito a queste due ore di intervento e dopo una breve ricreazione, le classi quinte sono rientrate in aula magna per assistere alla presentazione di ADMO.

Roberta ci ha spiegato chi è ADMO (Associazione Donatori di Midollo Osseo), qual è il suo scopo e i requisiti per diventare donatore. Per poter donare il midollo osseo è necessario sottoporsi ad un semplice prelievo di sangue che verrà poi tipizzato e, se idoneo, inserito nel Registro Nazionale.

Purtroppo, però, la compatibilità genetica è molto rara ed è quindi molto difficile trovare corrispondenza.

Finito l’intervento di ADMO, abbiamo avuto la possibilità di assistere alla testimonianza di Sara, ragazza di quinta della nostra scuola, che quando era molto piccola ha dovuto affrontare un importante trapianto di midollo osseo. È stato un momento molto commovente per tutto l’istituto che ci ha spinti a riflettere su cosa vuol dire donare.

Donare è un gesto di solidarietà incondizionata che può salvare molte vite e, come hanno detto i volontari, significa letteralmente “donare una parte di se stessi e della propria energia” a qualcuno che ne ha bisogno.

Questo incontro e l’aver letto il libro “Il fratello genetico” scritto dalla mamma di Sara mi hanno convinta ad iscrivermi a tutte e due le associazioni e a diventare, in seguito ai dovuti accertamenti, una possibile donatrice.


Gaia Dal Cin, 5CT


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