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Nelle vite degli altri

  • La redazione
  • 3 giorni fa
  • Tempo di lettura: 1 min

Fin da piccola ho sentito un legame speciale con il teatro. Mi ha sempre affascinato l’idea di poter entrare in altre vite, dar voce a emozioni che nella realtà magari restano nascoste, ma solo vivendo questa esperienza mi sono resa conto di quanto fosse veramente profonda. 

Il teatro non è solo finzione. È uno specchio che riflette la realtà, anche quella più scomoda. Durante questo percorso mi sono ritrovata a veder interpretati personaggi complessi, con storie difficili, spesso segnati da ferite profonde.    

Attraverso le prove e il lavoro sui testi, ho iniziato a guardare le persone con occhi diversi. Ho capito che spesso chi si comporta in modo strano, freddo o aggressivo, lo fa perché ha vissuto qualcosa di ingiusto. Forse non ha avuto la possibilità di essere ascoltato o si porta dietro un dolore che non mostra. Il teatro ti mette nei panni degli altri, ti costringe a sentire quello che sentono loro e ti fa smettere di giudicare subito. 

Durante lo spettacolo ho recitato un breve monologo sulla felicità. Questa piccola parte, per me importante, mi ha fatto ragionare su come la felicità potesse sembrare ignota o difficile da raggiungere ed è stato un momento intenso che mi ha fatto riflettere su me stessa. 

Questa esperienza mi ha aiutato a crescere, non solo sul palco, ma anche fuori. Mi ha aperto gli occhi su molte cose e mi ha fatto capire che alle volte basta guardare un po’ più a fondo per vedere davvero le persone. 

 

Giorgia Borriello, 3BT

 
 
 

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