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La redazione

Maria Cristina Furlan: una voce per coloro che non ce l'hanno

Vi siete mai chiesti quante persone immigrate siano presenti sul territorio Italiano in questo momento? Secondo l’Istat sono più di tre milioni. Un bel numero, non trovate? Viene spontaneo chiedersi: “Perché? Perché tante persone lasciano la propria terra natale per muoversi verso nuovi orizzonti? In cerca di cosa?”

A tante domande seguono molte risposte: i motivi che spingono le persone ad emigrare sono differenti e affondano le radici in aspetti politici, religiosi, sociali o economici. Siamo sicuri però, che basti solo uno di questi per spingere un singolo, una famiglia o un popolo a partire? No, quello che è in grado di spostare le masse e gli uomini è la speranza: chi parte infatti fantastica su una nuova vita, un lavoro, la possibilità di studiare, di avere dei figli e di fare fortuna.

In un mondo in continuo sviluppo, movimento e che si propone di dare a tutti le stesse possibilità, non ci sono limiti fisici che impediscono l’inseguimento dei sogni di queste persone, ma restano persistenti i muri un po’ più difficili da abbattere o scavalcare, quelli “mentali”.

In un contesto così attuale, che vede protagonista anche il nostro Paese, la parola integrazione diventa la Stella Polare di un futuro che coinvolge le prossime generazioni, affinché le ultime barriere vengano abbattute.

Questo è l’obiettivo che si propone di diffondere tra i giovani del nostro Istituto la Borsa di Studio intitolata a Maria Cristina Furlan.

Nata a Milano da genitori Veneti il 1° settembre 1964, all’età di 12 anni ha seguito la famiglia a Udine dove ha continuato il suo percorso di studi, fino ai primi anni di liceo Scientifico, per poi spostarsi a San Vendemiano nel 1986 e terminare la scuola superiore a Conegliano.

Spinta dalla passione nel far sentire la sua voce e quella di tutti coloro che non ce l’hanno, si è iscritta alla facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli studi di Trieste, laureandosi nell’anno accademico 1990-91, con la tesi in Sociologia dal titolo “La recente immigrazione in Italia. Il caso di un piccolo comune Veneto”. L’aspetto di rilievo e su cui porre evidenza è senz'altro l’aver voluto esaminare un argomento così di spessore a livello sociale, declinandolo in un contesto reale a lei vicino. L’analisi svolta fa riferimento al paesino dove ella ha trascorso maggior parte della sua vita, San Vendemiano. Cristina si è focalizzata ed ha studiato il fenomeno migratorio nello specifico, riportando dati, facendo interviste e raccontando storie di immigrati.

Dopo la laurea inizia a lavorare presso la CGIL di Conegliano: la sua determinazione, tenacia e volontà di aiutare sempre il prossimo la portano a ricoprire cariche importanti a livello provinciale, tutelando ed aiutando i lavoratori.

Nel 1995 sceglie San Vendemiano come luogo dove creare la sua famiglia e dal matrimonio nasce Giulia, ex studentessa dell’Istituto “F. Da Collo” di Conegliano.

La scelta del nostro Istituto gioca un ruolo chiave. Esso è stato infatti selezionato dalla Famiglia Furlan-Schincariol sia come scuola frequentata dalla figlia ma soprattutto perché, grazie all’insegnamento delle lingue straniere, alla contaminazione con diverse culture, abitudini e consuetudini dei vari paesi, nuovi futuri cittadini del mondo vengono formati e cresciuti con una mentalità aperta, priva di pregiudizi e restrizioni.

Anche se Maria Cristina ci lascia il 10 agosto 2020 dopo una lunga battaglia, i suoi sogni, principi, ideali e lotte per un mondo migliore che in vita ha perseguito e condiviso con la famiglia, colleghi ed amici, non si sono spenti; ed è oggi che, grazie alla borsa di studio istituita in sua memoria, essi arrivano e vengono alimentati anche in noi studenti.


Giorgia Furlan

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