Il giorno 23 novembre, io ed i miei compagni di 4AT, insieme ad un’altra classe quarta del Liceo, abbiamo partecipato all’incontro con la professoressa Letizia Mingardo, una docente di Filosofia del Diritto dell’Università di Padova, che ci ha illustrato le problematiche etiche e giuridiche che sono sorte in seguito ai progressi della scienza e della tecnica.
Il suo intervento è stato molto interessante: ha parlato dell’intelligenza artificiale dal punto di vista delle normative e della morale. Mi ha fatto riflettere su molti aspetti, prima di tutto su quanto la nostra civiltà sia avanzata. Ciò può assumere sia un significato positivo che negativo. Il lato vantaggioso, infatti, è che ci troviamo nella “Quarta rivoluzione industriale”, basata sull’informatica, la telematica e la cibernetica. Perciò possiamo affermare che l’uomo, negli ultimi anni, ha fatto passi da gigante nel settore della tecnologia. Ma valutando, invece, il lato negativo, l’intelligenza artificiale sta diventando qualcosa di spaventoso. Perché? Beh, sappiamo che ci sono cose che distinguono un umano da un robot, come: le emozioni, il saper imparare, la dote artistica etc. Ma dopo gli ultimi studi, gli scienziati stanno facendo in modo di rendere le macchine, i dispositivi e i robot in grado di fare tutto ciò. E credo che questa sia la cosa più terrificante, perché se arriveranno al nostro livello, avendo capacità maggiori, ci sostituiranno. Purtroppo, se continueremo così, saremo sottomessi dalla forza delle nostre stesse creazioni.
Proprio per questo motivo gli ordinamenti giuridici devono decidere fino a che punto possano arrivare gli scienziati con le loro scoperte. Attualmente esistono tre leggi sulla robotica, dette “leggi di Asimov”. Non credevo che la tecnologia fosse così legata al diritto. Dovendo seguire le leggi, in un certo senso, i robot e tutte le altre forme di intelligenze artificiali verrebbero a far parte della nostra stessa comunità.
Inoltre durante l’incontro, la professoressa ci ha fatto guardare un video di cui riporto il link: I'm transhuman. I'm going to become digital - BBC. Questo filmato mostra un possibile futuro, in cui alcune persone si crederanno “transumani” ovvero non si sentiranno a loro agio con il proprio corpo, e vorranno diventare semplicemente dati, per conquistare l’immortalità. Detto così sembra quasi inverosimile, ma dopo aver saputo delle ultime scoperte scientifiche, non mi sembra una realtà poi così lontana. Per impedirlo, il nostro compito è mantenere una buona distanza tra l’intelligenza artificiale e la nostra quotidianità. In quanto sì, è importante creare nuove invenzioni tecnologiche, ma allo stesso tempo dobbiamo tutelarci da un futuro come quello dei transumani. Non vorrete mica farvi conquistare dai robot, vero?
CARDINALE FRANCESCA 4AT
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